I bacteroidetes sono innamorati della pectina di mela. La pectina è un prebiotico che si trova nella buccia della mela ed è ideale per una dieta intestinale per diversi motivi.
In primo luogo, la pectina di mela si gonfia nello stomaco e quindi favorisce la sensazione di sazietà, quindi non hai fame. In secondo luogo, ovviamente, questo porta anche al fatto che la motilità intestinale è stimolata a causa della grande massa: ciò significa che il cibo non è disponibile a lungo per i firmicutes nell’intestino crasso, dove i batteri che ingrassano amano prendere l’ultima caloria dal cibo digerito e convertirla in maniglie d’amore.
In terzo luogo, c’è un vantaggio assolutamente sostenibile: se i Bacteroidetes hanno abbastanza pectina di mela a disposizione, si moltiplicano e si depositano permanentemente nel nostro corpo.
Ma perché non si può semplicemente assumere i batteri probiotici Bacteroidetes? Questa domanda ci ha fatto venire un po‘ di mal di testa all’inizio, perché purtroppo i Bacteroidetes sono batteri strettamente anaerobici. Cioè, non possono vivere a lungo in un ambiente ossigenato.
Nel nostro intestino questo non è affatto un problema, perché non c’è assolutamente più ossigeno, specialmente nell’intestino crasso. Ma come si dovrebbero moltiplicare questi batteri in laboratorio o in un grande impianto di fermentazione e ottenere così una quantità corrispondente di un probiotico?
La normale produzione di probiotici era fuori questione. Tuttavia, i ricercatori nei Paesi Bassi hanno presto trovato una soluzione al problema. Anche i batterioideti devono nutrirsi di qualcosa, quindi i ricercatori hanno iniziato a cercare il cibo giusto. La pectina di mele.